sabato 24 novembre 2012

Campagna contro la transfobia, la violenza di genere e i neofascismi






Manifestazione a Bari (23/11/12)










E' morto un ragazzo, riprendiamoci la lotta! -sommovimento spontaneonazio-anale-



È vero: omofobia e transfobia sono una piaga sociale. Ma lo sono in quanto “sintomo” dell'eterosessismo, del razzismo, del fascismo dei corpi e dei desideri che costituiscono i pilastri delle nostre società, dell'ordine culturale e politico prodotto e riprodotto dalle chiese e incarnato dallo stato che ne sorveglia i confini. Viviamo in un sistema capitalistico finalizzato alla produzione di ricchezza economica per pochi e alla criminalizzazione di ogni altra forma di ricchezza non commercializzabile, individuale e collettiva, come il dissenso. 

Perché il capitalismo riconosce un solo genere di “uomo”: maschio, bianco, etero e as-soggettato alle regole sociali che ne mantengono i privilegi. Noi, invece, siamo lesbiche, femministe, froce, trans, nere, clandestine e incazzate. Oggi non siamo lacrime né fiaccole, non siamo una generica legge contro l’omofobia perché il sistema deve essere rivoltato, non “curato”.

L’unica alternativa che conosciamo è la r-esistenza che nasce dall’alleanza tra soggetti eccentrici, eccedenti, che porta alla condivisione di un percorso comune di lotta e di rivendicazione. Perché noi siamo quelle non integrate e integrabili e il nostro obiettivo è dis-integrare le politiche fasciste ed escludenti di ogni stato.Siamo studentesse che vivono nelle macerie della scuola pubblica mai stata laica cercando di immaginarne un'altra; siamo clandestine rinchiuse nei CIE, senza i diritti minimi e fondamentali, colpevoli di aver cercato spazi di libertà; siamo precarie che vogliono scendere in piazza generalizzando lo sciopero ad oltranza; siamo donne senza pillola del giorno dopo, stigmatizzate se scegliamo di abortire ma con contratti in bianco che lottano per affermare un'autentica libertà sessuale; siamo trans che alla patologizzazione rispondono con l'autodeterminazione.

E allora in queste ore scendiamo in piazza oltre la retorica dell'autocommiserazione e fuori dalle strumentalizzazioni. Siamo ribelli e siamo contro un sistema che ci vuole omologate e standardizzate. Scendiamo in piazza sia per ricordare D. sia per ricordare che esistiamo tutte e siamo arrabbiate; per dire che le froce rigettano la ripulita immagine gayfriendly di Israele e sono al fianco delle queer palestinesi, che si oppongono alle politiche di austerity della UE e a tutte le politiche di devastazione sociale. Più determinate che mai a difendere i nostri pantaloni rosa e i nostri dildo, per rivendicare un reddito di esistenza, il nostro diritto allo studio e alla riappropriazione dei saperi, la nostra libertà politica di manifestare.È morto un ragazzo, riprendiamoci la lotta. 

Sommovimento spontaneo nazio-anale di singolarità e gruppi Queer

Cime di Queer, Laboratorio Smaschieramenti, Sguardi Suigeneris, Collettivo Femminista Le Ribellule, Slavina, Figliefemmine, Forum delle donne di Brindisi, QUEERomagna, Collettivo Tabù, AteneinRivolta (coordinamento nazionale dei collettivi), Sara Manfredi, Lab Autoformazione, Federico Zappino, Alessandra Senettin, Chiara Siani, Libera Voler, Giuseppe Rendina, Gianna Pisicoli, Lilith Primavera, Lorenzo San, Mujeres Libres, Fuoricampo Lesbian Group, Grazia Palumbo...

Per ulteriori adesioni di singolarità e gruppi Queer  indirizzo e-mail. cimediqueer@gmail.com

martedì 20 novembre 2012

20Nov: Transgender Day of Remembrance


In occasione di questa giornata il collettivo Cime di Queer fa partire una campagna cittadina contro la normalizzazione dei corpi. Per noi la lotta alla transfobia si traduce nella determinazione della propria identità a prescindere da qualsiasi condizionamento socio-cultuale. Rifiutiamo il dualismo maschio/femmina ed esaltiamo tutti i percorsi volti a decostruire la classica definizione di identità di genere.
Siamo tutte favolosità trans,siamo tutte clandestine!
                                                  


domenica 18 novembre 2012

Incontri Erotici per Ragazze Sole o Male Accompagnate (Postporno al Pub)


POSTPORNO CHE?

Tutto quello che avreste voluto sapere sul postporno e non avete MAI osato chiedere!

*** Slavina presenta il suo libro "Racconti erotici per ragazze sole o male accompagnate" e il video "Dildotettonica per principianti" tratto da uno dei racconti della raccolta.

h.21,00
Presenta: Angela D'Ottavio
Autofinanziato da Cime di Queer
Ospitato dal Glamorama

a seguire DjSet con special guest Marzia Stano!

Nel sesso c'é molta piú politica di quanto si pensi: questo é
l'assunto di base attorno al quale ruotano l'estetica e la pratica
postpornografiche, il cui obiettivo é corrodere l'ideologia
eteronormativa socializzando (senza trasformarlo in merce) le intimitá
relegate alla sfera del privato e rendendo visibili prassi inconsuete
rispetto a ció che é considerato "normale" e "naturale".

Ma di cosa parliamo, quando parliamo di postpornografia?
Di creazioni eterogenee per stile e formato ma unite dall'idea che la
pornografia (il racconto o descrizione espliciti di esperienze legate
al sesso) da dispositivo autoritario e finalizzato al mantenimento
delle strutture di piacere/sapere/potere patriarcale puó trasformarsi
in strumento di sovversione. E veicolando immaginari sessualmente
dissidenti avere un impatto positivo (liberatorio) non solo sul piano
personale ma anche su quello sociale.

Da Annie Sprinkle a Beatriz Preciado passando per la Fulminante Roja,
conosceremo per sommi capi il variegato panorama postpornografico, in
un vortice fecondo dove la prassi si confonde con la teoria (e
viceversa) all'interno del quale ci guiderá Slavina, creatrice
multimedia e pornoattivista italiana residente da alcuni anni in
Spagna.


SLAVINA CHI?

Slavina é pornoattivista, scrittrice e creatrice multimediale. La sua
produzione é incentrata sui nuovi immaginari legati al corpo, al
genere e alla sessualitá. Si muove tra Italia e Spagna organizzando
eventi e laboratori di sperimentazione, traducendo le autrici piú
radicali di lingua spagnola e promuovendo la dissidenza sessuale.

Collabora con la rivista femminista XXDonne e recentemente ha
pubblicato un libro di racconti per ragazze sole o male accompagnate.
É social-media dipendente e predica a intervalli irregolari dal suo
blog di pornopolitica sovversivo e popolare malapecora.noblogs.org.

Razzola malissimo.