lunedì 28 gennaio 2013

Giornata della Memoria negata di ieri e di Oggi...Contro Israele e l'omonazionalismo per la libertà del popolo Palestinese!


"La memoria non serve a nulla, se non è utile per non rifare gli stessi errori. 60anni di oppressione, Gaza è un lager a cielo aperto." 
Ijja Abou

Oggi 27 Gennaio giornata della memoria contro il Nazi-fascismo e lo sterminio degli Ebrei. Ci preme ricordare, però, che oggi è in corso un'altro sterminio:lo sterminio del popolo palestinese provocato da Istaele. 

Tante le commemorazioni e tanti i dibattiti attorno alla tematica dello sterminio degli ebrei. Ci rammarica però la poca attenzione prestata, in queste giornate, alla problematica del Nazi-fascismo sia di ieri che di oggi.  Assistiamo ad un progressivo avanzamento dell'estrema destra sia in italia che in europa,ma a quanto pare le iniziative si soffermano poco sulla fondamentale, ma scomoda, lotta antifascista. Le antifasciste e gli antifascisti si spendono molto contro il razzismo,il sessismo e l'omofobia e pure questo sembra essere poco importante. Piace molto ai gruppi LGBTIQ commemorare. I gruppi LGBTIQ si dimenano oggi tra sterili commemorazioni propagandisteche sganciate dall'attualità e fiaccole piene di dolore e vittimismo ma vuote di lotta e rivendicazione!

Ascoltiamo durante i cortei a carattere LGBTIQ frasi del tipo: " cosa centra il Nazi-fascismo con l'omofobia?". Ed è in quel momento che ti senti un brivido gelido scorrere lungo il tutto il corpo...

Facendo però una breve riflessione non è difficile comprendere il perchè di una falla così desolante.

Anna Paolo Concia è stata una tra le prime ad aprire il dialogo con il neo gruppo nazi-fascista Casapound, permettendo una pericolossima legittimazione dei fascisti del terzo millennio, di stampo razzista ed omofobo, e sdoganando una politica lgbit mainstream slegata nei fatti dalla storia, ed ossessivamente concentrata sulla conquista di nuovi diritti.
Tutto ciò a scapito di un'attenta riflessione storica e politica relativa alla condizione dei soggetti lgbit di ieri e di oggi, perdendo dunque i reali obiettivi da perseguire quali la condanna e la delegittimazione di pratiche naziste, sessiste e omofobe nonchè dei soggetti che le incarnano.

Purtroppo gli/le omosessuali mainstream, hanno preso numerosi altri abbagli: uno su tutti il pinkwashing ai tempi dell'omonazionalismo.

"Pinkwashing è il nome dato alla deliberata strategia sionista di occultamento della violazione dei diritti umani dei Palestinesi sotto la copertura di un’immagine di modernità esemplarizzata dalla vita gay israeliana."

Accade oggi che Istraele ( lo stesso popolo vittima di atrocità durante l'epoca del nazi-fascismo), per nascondere il genocidio in corso contro il popolo palestinese, "sposi" una politica gayfriendly tutta mainstream per ripulire la sua natura politica assassina. 

Ecco, durante la giornata della memoria ci piacerebbe ascoltare un discorso più ampio: che parli dei nazi-fascismi di ieri e di oggi e delle  le torture che Israele infligge al popolo palestinese, senza condividere in alcun modo la politica filo-israeliana e che porti avanti una battaglia che  tenga conto dei rapporti non gerarchizzabili fra il genere, la razza, la classe e l’orientamento sessuale, in una prospettiva anti-egemonica e de-coloniale.

Questo però non avviene, e ci chiediamo il perchè. Probabilmente perchè i gruppi LGBTIQ mainstream vengono finanziati da personalità filo-istraeliane o forse perchè ormai siamo tutti omosessuali in carriera e magari anche con la pelle di bianca.
Ci opponiamo a qualunque forma di omonazionalismo, che vede i soggetti lgbit appiattirsi alle logiche economiche, politiche e fisiche di una società eteronormata; una società che non accetta nè riconosce la diversità eccentrica dei soggetti lgbit e che ci vuole tutt* eteronormate o presunt* tali. Una società che in cambio dell'anonimato (anche come soggetti lgbitq) ci illude della concessione di diritti. O, forse, siamo noi a credere in tale illusione in cambio del nostro appiattimento?
Ecco perchè, dunque, riteniamo importante una riflessione sui diritti di ieri e di oggi. Perchè se i diritti di oggi non tengono conto delle nostre eccentricità, delle nostre insanabili diversità nè dei nostri principi, non sappiamo che farcene di matrimoni di serie B.

Siamo queer e ci sentiamo migranti in una società che non ci appartiene e che vorremmo cambiare. Siamo diverse e siamo eccentrice. 

Come dicevamo qualche mese fa: contro lo sterminio del popolo palestinese, contro il nazi-fascismo e contro il sessismo non ce serve na fiaccola, ma ci vorrebbero ferri e fuochi!


Collettivo Cime di queer

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